CARTOLINE DI GELA


Vista a mare

 

    La cartolina, su sfondo color verde tenue, riproduce una fotografia della zona dell’Orto Fontanelle scattata agli inizi degli anni Trenta da una finestra del vecchio municipio; sullo sfondo si osservano i casotti e i due stabilimenti balneari, il Lido Gela (a sinistra) ed il Lido Elios, ancora in fase di montaggio, infatti, mancano ancora i bracci; tra le due strutture si osserva un bastimento disarmato sulla riva che in anni successivi sarà smantellato.

    La cartolina mostra anche la parte terminale dell’ex Discesa dell’Officina Elettrica (oggi via Pietro Vasile) con in fondo a sinistra lo stabile sede un tempo della centrale elettrica (la cui erogazione per la pubblica illuminazione iniziò nel 1908), adibita oggi a deposito comunale, e a destra l’edificio sede una volta di una scuola elementare, trasformato tempo dopo in sgranatoio di cotone e diroccato impunemente qualche lustro fa; nel 1956 nello sgranatoio fu tragicamente assassinata a revolverate la moglie del proprietario, il marchese Marco Lalatta Costerbosa di Parma, che aveva la funzione di amministratrice; l’assassino, mediatore e socio in affari con lo stesso marchese, subito dopo il delitto tentò il suicidio sparandosi alla testa.   

    Nella cartolina, inoltre, s’intravvede il tetto della “Cementizia Moretti”, ancora in funzione fino agli anni Cinquanta, mentre in primo piano alcuni ragazzini con calzoni alla zuava sono appoggiati sulla ringhiera di legno prospiciente il giardino sottostante della famiglia Scicolone.

    La cartolina, viaggiata in data 27 dicembre 1936, è di formato piccolo 14,2 X 9 cm.

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