CARTOLINE DI GELA
L’Ospedale Civico Vittorio Emanuele II
La nascita di un ospedale a Gela si fa risalire
al XV secolo e si sa anche che era retto da una
fratellanza che accudiva la chiesa di Santa
Lucia (chiesa, ubicata dietro il Teatro
Comunale, diroccata nella seconda metà degli
anni Cinquanta); tale fratellanza, oltre alla
suddetta chiesa, amministrava pure un ospizio
(denominato "Monte
di Pietà"), un asilo per orfanelli e poveri
ed una farmacia annessa allo stesso ospedale.
Verosimilmente l'ubicazione dell'antico
ospedale corrisponderebbe all'area oggi occupata
dalla porzione posteriore dei locali del Teatro
Comunale. Il 26 aprile del 1626
l'amministrazione dell'ospedale passò alla
congregazione religiosa dei "Fatebenefratelli
di S. Giovanni di Dio" (presente
probabilmente qui sin dal XVI secolo) che
accudiva la chiesa omonima. L'Ospedale S.
Giovanni di Dio di Terranova, dopo la confisca
dei beni religiosi, nel 1870 fu trasferito nei
locali del Convento dei PP. Cappuccini, di
proprietà comunale. Negli stessi locali oltre
l'ospedale (denominato successivamente "Ospedale
Civico Vittorio Emanuele II”) furono
ospitati un sifilicomio, un ricovero per
trovatelli (con relativo alloggio per le balie)
e persino una scuola agraria. Nel 1880 passò
sotto la gestione del Comune. Il 20 febbraio del
1893 l'ospedale civico, su istanza del Regio
Commissario straordinario del Municipio di
Terranova di Sicilia, fu eretto con regio
decreto in corpo morale, dopo approvazione del
relativo Statuto Organico, e promulgato
definitivamente, con altro regio decreto, in
data 6 luglio 1893. Intorno al 1910, la minaccia
di crollo di parti dell'antico convento rese
necessario il trasferimento dell'ospedale che,
in via del tutto temporanea, fu accolto nei
locali del Convento delle Clarisse, annesso alla
chiesa di Santa Maria di Gesù, che però,
alquanto vetusto, fu abbandonato dopo qualche
anno. La nuova sede, scelta intorno al 1916
dagli amministratori, per accogliere l'ospedale
fu quella dei locali secenteschi riattati del
Monastero delle Suore Benedettine di clausura in
via Monastero (oggi Via Senatore Damaggio) dove
rimase per ben 53 anni prima di essere
trasferito definitivamente, nel 1969, nella
nuova ed ampia sede di Via Palazzi in contrada
Capo Soprano, sede che recentemente è stata
ampliata con la costruzione di un nuovo
padiglione. S. Giovanni di Dio, al secolo Juan
Ciudad, fu fondatore nel 1537 in Spagna degli
Ospedalieri o Fatebenefratelli; canonizzato nel
1690, è patrono degli ospedali e degli ammalati,
degli infermieri e loro associazioni. I locali
del convento ed il cortile delle Suore
Benedettine, dopo diversi riattamenti e
ristrutturazioni, da qualche decennio sono stati
occupati da una scuola elementare. Purtroppo,
durante tali lavori, sono andate perdute tre
lapidi del vecchio ospedale che diligentemente
lo scrivente ebbe occasione di trascriverle
prima della loro “annunciata” sparizione. Se
qualche amministratore dell’Ospedale volesse
rifare tali lapidi per un loro reimpianto basta
rivolgersi allo scrivente che ne metterà a
disposizione il testo. |