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GIUSEPPE CORRAO

GIUSEPPE CORRAO

     Nel mese di agosto del 1997 veniva a mancare improvvisamente lo scrittore Giuseppe Corrao, il poeta dei forti richiami nostalgici e dalla profonda fede cattolica; se n’è andato in silenzio così come era vissuto per 71 anni. Il suo modo di esprimere in versi ha lasciato un’impronta indelebile nella vita letteraria della nostra città. Le sue opere, peraltro molto numerose, sono la valida testimonianza del suo forte impegno poetico e sociale. Molti suoi lavori sono stati apprezzati dalla critica letteraria contemporanea per l’impegno nella ricercatezza del linguaggio puro e dell’amore verso la terra di Sicilia. Corrao fu valido cantore della poesia vera, tanto che in quasi tutte le sue liriche c’è quel acnto appassionato di amore puro ed intatto che lo consacra un autentico poeta classico. La sua sensibilità lirica, ricca di romantici richiami, traspare viva e palpitante specialmente in “Bitalemi maggiaola” ed in “Sperse conchiglie”, dove il poeta rivela tutta la sua autentica sensibilità.

    Nel 1990 ricevete il “Premio per la Cultura” della presidenza del Consiglio dei Ministri, inoltre, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Gela ricevette una targa ricordo per il suo valido e riconosciuto impegno culturale. Giuseppe Corrao, impiegato presso un Ente pubblico ma con il pallino della letteratura, della storiografia locale e delle tradizioni, iniziò la sua vita culturale sin dal 1965 con l’opera dal titolo “Il disprezzo del Nord” e “La Sicilia è terra meravigliosa”.   

    Corrao ha lasciò una poderosa raccolta glottologica di termini arcaici, proverbi e indovinelli che purtroppo non ha avuto la fortuna di essere pubblicata.

 

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