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ATTILIO GUGLIEMINO

GELA VISTA DAGLI SCATTI DI GUGLIELMINO

     Il 5 gennaio di cinque anni fa, alla veneranda età di 90 anni, moriva il comm. Attìlio Guglielmino, fotografo di Gela, che con le sue immagini ha lasciato un patrimonio documentale d’inestimabile valore che abbraccia quasi un cinquantennio di manifestazioni, eventi, personaggi, monumenti e paesaggi di Gela.

    Nato a Modica il 30 ottobre del 1910, in tenera età si trasferì a Gela; qui, ancora giovane studente, si appassionò all'arte della fotografia al punto tale da interrompere gli studi per mettere su uno studio fotografico che aprì prima in via Giacomo Navarra Bresmes e poi in via Ventura. L’abilità ed il senso artistico spiccato, certamente derivati dal padre che era fotografo e valente pittore, lo portarono subito a riscuotere notevoli consensi da parte di moltissimi gelesi, i quali sempre più frequentemente lo chiamavano per fotografare matrimoni, battesimi, feste danzanti e qualsiasi altro avvenimento. La sua lunga attività di fotografo lo vide a contatto con ogni ceto sociale; dalla gente umile che, vestita a festa, andava a farsi una posa fotografica nel suo studio, alla gente aristocratica che spesso lo richiedeva fino a casa per foto di gruppo familiare. Guglielmino, persona semplice e con uno spiccato senso d’onestà morale, accontentava tutti al meglio ritraendoli con quella professionalità che gli era riconosciuta da tutta la città.

    Dagli anni Trenta in poi si può affermare che la maggior parte delle immagini di Gela e dei suoi abitanti hanno avuto la firma d’Attilio Guglielmino. Ma non solo Gela ed i gelesi erano nel “mirino” della sua reflex, anche personaggi di altissimo livello come Benito Mussolini, nell'agosto del 1937 quando venne a Gela e, più recentemente, Enrico Mattei; Guglielmino fu l'ultimo fotografo che ritrasse il presidente dell'ENI mentre stava per partire dal nostro aeroporto di Ponte Olivo, poche ore prima della sua tragica scomparsa nel ciclo di Bascapè.

    Nel marzo del 1948 per meriti professionali acquisiti, ricevette dall'Ordine Capitolare della Stella e Croce d'Argento della Santa Sede la Commenda con cui potè fregiarsi del titolo di Commendatore. Come fotografo professionista, inoltre, prestò servizio per il Partito Fascista, per il Consorzio di Bonifica (sue sono tutte le foto dei lavori della Diga Disueri) e, negli anni Sessanta, per l'ANIC quando tra l’altro fotografò da un elicottero tutte le fasi dei lavori del costruendo petrolchimico.

    Questa per sommi capi è stata la vita di un artista, di un maestro della fotografia che ha lasciato a noi ed alle future generazioni il ricordo visivo di una Gela dei tempi passati.

    Il 1° dicembre del 1995 il Comune e le associazioni Moica e Archeoclub d’Italia conferirono una targa al merito ad Attilio Guglielmino con la seguente dicitura:

AL COMM. ATTILIO GUGLIELMINO / IN SEGNO DI STIMA / E RICONOSCENZA / PER LA SUA FOTOGRAFIA / CHE TRAMANDA GELA / DEI TEMPI TRASCORSI / ALLA PIU' REMOTA POSTERITA'

 

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